mercoledì 7 maggio 2014

Carnevale

Festeggiamo il Carnevale con la “Farsa”

La “Farsa” è una tradizione antica di Sersale, che viene rappresentata da molto tempo precisamente una volta all'anno, tra la fine del mese di Febbraio e l’inizio del mese di Marzo.
Essa viene rappresentata nelle piazze più importanti e anche in alcuni teatri del paese. Le persone che si occupano di questa festa si impegnano molto per imparare a recitare bene le battute della sceneggiatura.
La trama della “Farsa” racconta la morte di "Carnelevala", un uomo che rappresenta Carnevale..
I personaggi sono: “Carnelevara” (Carnevale), “Fumosa” (la moglie di Carnevale), “u miedicu” (il medico), “u notaru” (il notaio), “Zavecchia” (la zia vecchia), “Corajisima” (Quaresima), Pulcinella, “a morte” (la morte), “lu Capitanu” (il capitano), “u scarparu” (il calzolaio), “u varvieri” (il barbiere).
Racconta la morte di Carnelevara: un uomo grasso che pensava solo a mangiare e a bere, che poi ingrassò molto e morì la sera del martedì grasso.


Tutti questi personaggi sono rappresentati per scherzare sui mestieri e i personaggi del paese. La “Farsa” è molto buffa, spontanea e viene recitata in dialetto.



La “Farsa” è molto bella e simpatica: piace a tutti i Sersalesi e a quelli che vengono a visitare Sersale.


Inverno e feste natalizie

A Sersale l’inverno è molto freddo e la fauna è poco presente, perchè gli animali sono quasi tutti in letargo. Si vede poca gente in giro perchè stanno al caldo dentro casa.
La flora è innevata: gli alberi sono bianchi e le piante gelate, in particolare gli alberi sembrano dei fiori giganti che luccicano per il riflesso del sole.
Nel nostro paese nevica raramente e piove molto. Pochi sono i frutti che si possono trovare.

In questa stagione ci sono pochi turisti, ma è possibile in poco tempo raggiungere la Sila dove c’è tanta neve e tanti centri di divertimento.


Di solito con la neve si fa la “scirubbetta” con vino cotto, caffè o limone.


Questa stagione è piane di feste importanti: Natale, Santo Stefano, Capodanno, l’Epifania, il Carnevale e la festa del papà.

Spesso il giorno dell’Epifania si svolge il presepe vivente.



Tutto il paese è impegnato in questa rappresentazione: anche i bambini hanno il loro ruolo, perché rappresentano angeli e pastori e cantano nel coro.






Durante le feste natalizie vengono rappresentate le commedie in vernacolo sersalese dalle due compagnie teatrali che operano a Sersale. In estate, in piazza, vengono ripresentate per i turisti e per gli emigranti.
Negli anni passati, le commedie sono state rappresentate anche in tour nelle città che accolgono gli emigranti sersalesi.

Sersale in autunno

L’autunno a Sersale


Tutti gli alberi in autunno perdono le foglie, tranne i sempreverdi. Nel bosco si percepisce il profumo dell’erba bagnata dalle piogge e possiamo trovare molte varietà di funghi.
In Sila crescono molti tipi di funghi, ma bisogna stare attenti a non prendere quelli velenosi! 
I più ricercati sono i porcini che sono buonissimi e profumatissimi.


I cittadini tagliano la legna dai boschi per poi accendere il fuoco in inverno. Con i funghi raccolti si preparano le conserve come il “piccantino”, una salsa piccante molto utilizzata. A Sersale in autunno sono molto presenti le castagne: vengono bollite, arrostite o cucinate al fuoco.

Tanto tempo fa, le castagne erano l'alimento base della nostra popolazione, infatti con la farina di castagne si faceva anche il pane.




In questo periodo si svolgono a Sersale i festeggiamenti in onore di San Pasquale: oltre alla festa religiosa, il centro del paese si popola di bancarelle per dar vita alla “Fiera di San Pasquale”.
Questa fiera è uno degli avvenimenti più importanti dell’anno per Sersale. Oggi questa fiera è simile alle altre, invece una volta era chiamata la “fiera del bestiame”, perché vendevano tanti animali da allevamento, che servivano a mandare avanti una fragile economia.



Durante la fiera di San Pasquale, la chiesa in piazza “Carmela Borelli” si prepara sia esteticamente che spiritualmente. 


La preparazione spirituale avviene con la novena al santo per poi concludere con la processione resa solenne e festosa dalla banda. La chiesa viene abbellita con fiori e nastri.




Questa chiesa è molto piccola: ha una sola navata centrale. La facciata non ha un colore uniforme perché è fatta in pietra. Il portale è in legno e sopra di esso si trova un dipinto di San Pasquale di forma ovale. All’ esterno si può vedere il campanile che quando suona fa un grande rumore.
Dentro la chiesa il colore che troviamo è sempre il marrone, perché prevale il legno.






Estate

Estate a Sersale

A Sersale in estate  il sole è luminoso e splendente.  Il paesaggio è ricco di alberi colmi di frutti come le ciliegie, le albicocche, le prugne e le more. Da questi frutti si producono molte marmellate e con le more si preparano delle torte squisite. Una particolarità è la presenza di molti volatili: picchi, rondini e passerotti. Viaggiando in automobile non è possibile vederli perché, impauriti dai rumori si nascondono tra gli alberi e quello che riusciamo a percepire il loro verso squillante.
Il nostro paese ha un clima mite che favorisce le escursioni da parte  dei turisti che desiderano visitare le nostre bellezze naturali. I luoghi meravigliosi che attirano i turisti sono le "Valli Cupe", le cascate di Campanaro e il Gigante Buono.
Il Gigante Buono è un grande albero di castagno di 500 anni che si trova in località "Stagli". Molti anni fa è stato adottato dagli alunni della scuola elementare "Carmela Borelli".



Tra le bellezze naturali che molti visitano ci sono il Canyon "Valli Cupe" e la cascata di Campanaro.


Tutti i turisti rimangono stupefatti da tali bellezze.



L’evento più importante che si svolge a Sersale si intitola “Un tempo in un borgo di Sapori e Saperi”. 


Questo evento viene organizzato durante la prima settimana di Agosto e continua per sette giorni. Si possono assaggiare  tutti i prodotti tipici calabresi come la “porchetta”, il panino con la salsiccia o con la mortadella arrostita, le pittefritte, lo spezzatino, i vini locali, i liquori fatti in casa con erbe aromatiche e la pittanchiusa.



Sant' Anna

La chiesa di Sant’Anna

Sant’anna è una chiesa di Sersale che si trova nella parte del paese chiamata “Colla”, che coincide con la parte più alta e caratteristica del paese.


È una chiesa molto grande, ha una sola navata ed è meno ampia rispetto alla Chiesa Madre.






Nella facciata molto in alto si possono notare tre grandi statue molto belle: San Pietro a sinistra, Gesù al centro e San Paolo a destra.

La chiesa ha due entrate: una laterale e piccola, utilizzata dal sacerdote, e il portale per tutti i fedeli. 
Sopra l’entrata centrale si trova una raffigurazione a vetri di Sant’Anna e Maria Bambina.


Una parte della chiesa è dedicata al coro, dove ogni volta che si celebra la messa si intonano i canti per le varie ricorrenze.
È ricca di raffigurazioni e di statue: al centro sopra l’altare si trova la statua di Sant’Anna, negli altari laterali troviamo Santa Rita, Maria Bambina e San Francesco di Paola.


Santa Maria del Carmelo

La Chiesa Matrice

La chiesa più importante e più praticata di Sersale è dedicata alla Madonna del Carmine e si trova al centro del paese.


A differenza delle altre chiese del paese questa è la più grande: è alta e ha tre navate. L’esterno è di colore bianco, con tre statue di gesso: a sinistra la statua di Sant'Antonio, al centro quello della Madonna e a destra la statua di San Giuseppe. Sotto il campanile c’è un orologio che è stato costruito nel 1870, ancora in funzione. Per entrare in chiesa bisogna salire tanti scalini.
All'interno della chiesa le pareti sono di colore azzurro e bianco. Quando si entra si può notare subito l’altare principale.



Proseguendo ci sono molti quadri, affreschi e dei piccoli altari laterali, con altre statue: l’Ecce Homo, San Giuseppe, il quadro della Madonna di Pompei e una statuetta in marmo alabastrino che rappresenta la Madonna del Carmelo.


All'interno della chiesa il soffitto è di colore azzurro, con delle decorazioni a rombi. In alto si trova  un affresco ben visibile che rappresenta l’ultima cena, spicca poi un grande lampadario che viene usato solo quando ci sono delle cerimonie fatte di sera. Ad un angolo, sopra l’altare, si trova la tomba di un sacerdote deceduto nell'Ottocento.

Dietro l’altare si trova una piccola sacrestia, dove il sacerdote si prepara per celebrare la messa. Il 16 Luglio questa chiesa festeggia la Madonna del Carmine con una grande festa.

Una delle chiese più piccole del paese è l’Immacolata, un' antica Confraternita che si trova a fianco della chiesa della Madonna del Carmine.



Grazie ad una piccola porticina si può passare da una chiesa all'altra: questa chiesetta non viene usata moltissimo per celebrare la messa. Tra la chiesa principale e questa chiesa piccolina si trovano le aule dove si svolge il catechismo.






L’altare della chiesetta ha uno stile barocco: è stato costruito con il legno e ha un colore azzurro intenso. Al centro si trova la statua dell’Immacolata, da cui prende il nome la chiesa. Guardando dall'altare si nota un balconcino, che permette il passaggio da una chiesa all'altra.



La primavera e il monte Crozze

La primavera a Sersale


Durante la primavera a Sersale la natura si risveglia: gli alberi iniziano a fiorire, i pini diventano di un verde vivo all'estremità dei rami, gli animali si risvegliano dal letargo, gli uccellini ritornano dai paesi caldi e iniziano a costruire i loro nidi sugli alberi fioriti e sotto le gronde.
Il clima è mite e le persone vanno a visitare le cascate e il canyon. Il fiume Crocchio in primavera si arricchisce di acqua perché si scioglie la neve della Sila; anche le Valli Cupe sono molto belle da visitare, perché in questa stagione la vegetazione è più fitta. Possiamo percepire il cinguettio degli uccelli, i rumori degli scoiattoli che mangiano le ghiande, le campane delle mucche che salgono in Sila per la transumanza.
Durante la primavera si possono incontrare e vedere tante persone che chiacchierano in piazza. Molti si recano a visitare le nostre bellezze naturali: tanti gruppi organizzano scampagnate e trascorrono le giornate allegramente all'aria aperta.
In questa stagione si festeggia la Pasqua e in casa si prepara la “pizza pasquale”, un dolce che si crea con diverse forme (la colomba, la ciambella, il cestino) e ha uova all'esterno.
Il 21 Marzo a Sersale è festa: si svolge una processione e si arriva fino alla chiesetta del “Monte Crozze”. Gli abitanti danno questo nome a una piccola altura spoglia di alberi che si trova al centro del paese.


Il primo segno religioso sul monte Crozze risale al 1620, quando Antonio da Olivadi (un frate cappuccino) portò a spalla e pose una croce di legno sulla sommità. Ogni anno il 21 Marzo si raggiungeva questo posto portando in processione la statua della Madonna del Carmine.
A Sersale l’8 Marzo del 1832 ci fu un forte terremoto e delle intense piogge: i cittadini preoccupati pregarono la Madonna del Carmelo perché potesse fermare il terremoto, salvando tutto il paese. 



Scampato questo grande pericolo, il 21 Marzo di quell'anno venne portata in processione la statua della Madonna, consapevoli dell’aiuto celeste che salvò Sersale.
Per questo da molti anni in suo onore si svolgono due processioni, che sembrano uguali tra loro ma in realtà sono molto diverse: quella dell' 8 Marzo ricorda un brutto episodio, mentre quella del 21 rappresenta una festa. 


Le campane della chiesa suonano nella prima data come ad un funerale e nella seconda suonano a festa: nella processione del 21 Marzo c’è la banda e la statua della Madonna ha un mantello azzurro molto bello.


Anticamente il monte Crozze era spoglio di alberi, adesso si può notare una vegetazione ricca. La chiesa ha tre porte e un tetto a forma di cupola: all'esterno è in ottime condizioni perché è stata ristrutturata pochi anni fa, internamente è vuota.

Tantissima gente partecipa a queste due processioni. Noi bambini ci divertiamo durante queste feste perché dopo le funzioni religiose rimaniamo sul monte Crozze per fare delle scampagnate.


mercoledì 30 aprile 2014

Qualche golosità...



Ingredienti:
  •       1 Kg di farina
  •       100 g di lievito naturale
  •       1 bicchiere di zucchero
  •       1 bicchiere di olio
  •       1 bicchiere di liquore
  •       Cannella q.b.
  •       Noci
  •       Uva passa
  •       Garofano
  •       Filo di cotone.

Preparazione:

Sciogliere il lievito con acqua tiepida

Dopo aver fatto sciogliere il lievito aggiungere zucchero, olio, il bicchiere del liquore e poi impastare



Stendere l’impasto con il mattarello e creare una sfoglia molto larga e sottile


Dopo aver fatto la sfoglia, spalmare sopra l’olio, lo zucchero, la cannella e il garofano

Aggiungere le noci e l’uva passa

Tagliare la sfoglia in striscioline e formare delle roselline

Infine porre le roselline vicine e legarle con un filo di cotone per ottenere una forma rotonda. Infornare a 180° per 45 minuti.


(Rebecca E.)






Ingredienti (per 10 persone):
  •       15 fichi
  •       15 noci

Preparazione:

 Prendere i fichi e dividerli in parti uguali



Sgusciare le noci
Inserire dentro ogni fico le noci

Mettere nel forno a 150° per 30 minuti

Infine ricoprire le crocette con zucchero o vino cotto

(Giuseppe N., Simone V., Francesco T., Giuseppe M.)